
Forse non ce ne rendiamo conto presi dalle nostre faccende quotidiane e/o alle prese con la crisi economica, ma sono giorni storici, in cui prende corpo il futuro del Mondo.
Innanzitutto il
G20 da giorno
24 settembre ha preso il posto del G8, come rilevato da un comunicato (da alcuni ritenuto troppo schietto) dell'Amministrazione Americana secondo cui i leader «hanno messo il G20 al centro del loro disegno per costruire uno sviluppo duraturo ed evitare le debolezze finanziarie che hanno portato alla crisi».
Analizzando il G20 secondo lo schema del Mondo Futuro:
1) Nord America: i 3 principali Stati (Canada, Stati Uniti e Messico) hanno ciascuno 1 seggio: il Nord America e' rappresentato quasi perfettamente;
2) Sud America-Oceania: i 3 principali Stati (Brasile, Argentina e Australia) hanno ciascuno un seggio): questo "continente" e' ben rappresentato, ma meno bene del Nord America, dato che l'Argentina e' abbastanza piu' piccola del futuro Stato "Arcope";
3) Eurosiberia: vi sono 4 Paesi Europei (Germania, Francia, Regno Unito e Italia) 1 altro che probabilmente entrera' nell'UE (cioe' la Turchia), l'Unione Europea e la Russia: in tutto 7 rappresentanze, quindi l'Eurosiberia e' sovrarappresentata;
4) Africa: 1 solo Paese, il Sudafrica: l'Africa e' sottorappresentata;
5) Asia: 6 Stati: Arabia Saudita, India, Indonesia, Cina, Giappone, Corea del Sud: l'Asia e' sovrarappresentata, in particolare e' sovrarappresentato l'Estremo Oriente (3 Paesi).
Nel complesso il G20 potrebbe essere piu' equilibrato se si trasformasse in G22 con 1 Paese dell'Africa Nord-Ovest (per esempio la Nigeria) e 1 Paese dell'Africa Nord-Est, per esempio l'Egitto, ma e' molto distante dalla perfezione del mio "G15" onnicomprensivo che prospetto nel Mondo Futuro. In ogni caso cosi' com'e' e' molto piu' equilibrato del precedente G8, diciamo che e' un passo avanti nella giusta direzione.
Un altro passaggio storico di questi ultimi giorni, piu esattamente del
27 settembre, e' stata la
sconfitta del partito socialdemocratico in Germania, il peggior risultato dal Dopoguerra del piu' grande e antico partoto socialista d'Europa. E' probabile un ripensamento circa l'attuazione pratico-politica del progetto socialista in Germania e forse non solo.
Ma il vero appuntamento con la Storia deve ancora venire: non mi riferisco tanto alla
manifestazione del
3 ottobre in Italia
per la liberta' di stampa, che pure ha una sua ragion d'essere e una sua importanza per la vitalita' della democrazia italiana, ma ai 2 eventi del
2 ottobre: la
1° marcia Mondiale della Pace in coincidenza con l'anniversario della nascita di Gandhi e il
referendum in Irlanda che decidera' del futuro d'Europa. Un buon esito dei 2 avvenimenti (una buona riuscita in termini di partecipazione della Marcia e una vittoria dei Si' nel referendum) potrebbero essere un ottimo viatico per un (Mondo) Futuro migliore.